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di Mauro Angeli

Nel periodo 2006-2017 il numero di stranieri residenti in Italia è più che raddoppiato, passando da 2,4 milioni a 5 milioni (secondo i dati Istat), aumento che si accompagna alla crescita di concessioni della cittadinanza italiana, che nel 2016 sono state più di 200.000.

Tra i principali paesi d’origine degli immigrati in Italia, troviamo realtà tra loro molto diverse, come Romania, Marocco, Cina e Perù: in un tale contesto, il tema del multiculturalismo, ovvero di una realtà sociale formata da comunità che esprimono culture differenti, si sta rivelando sempre più fondamentale. Così come accaduto ad altre nazioni (europee ma non solo), anche l’Italia deve fare i conti con una società in evoluzione, che richiede misure specifiche e mirate all’integrazione.

In prima linea, nel sostegno allo sviluppo di una società multiculturale, troviamo la Fondazione ISMU – Iniziative e Studi sulla Multietnicità, istituita nel 1991 a Milano, su iniziativa della neonata Fondazione Cariplo. Nota inizialmente come “Istituto per lo Studio della Multietnicità”, divenne ufficialmente Fondazione nel 1993, mentre, nel 2001, assunse il nome attuale e spostò la propria sede da Foro Buonaparte a Via Copernico 1.

I settori di attività dell’Ismu sono molteplici, ognuno all’insegna del multiculturalismo, perché “vivere tra più culture è un’opportunità”, come recita uno dei motti della Fondazione. Iniziative di formazione ed educazione sono affiancate a numerosi studi e ricerche, che coprono una vasta quantità di temi (dal lavoro alla legislazione, passando per le famiglie e la religione), il tutto accompagnato da pubblicazioni ed eventi di informazione.

È sufficiente dare un’occhiata al sito della Fondazione (http://www.ismu.org/) per scoprire numerosi progetti a supporto dell’integrazione, alcuni già completati, altri prossimi alla partenza, possibili grazie a finanziamenti e collaborazioni nazionali ed internazionali. Tra le attività in corso troviamo:

  • “RESOMA” (Research Social platform on Migration and Asylum), che punta a favorire uno scambio di informazioni ed esperienze riguardanti le migrazioni
  • “Never Alone. Per un domani possibile”, indirizzato all’accoglienza dei minori
  • “PROVIDE”, che ha l’intento di contrastare la violenza contro rifugiati e richiedenti asilo

Accanto ad essi, sono presenti progetti di antidiscriminazione, plurilinguismo e condivisione del patrimonio interculturale, con particolare attenzione al legame tra cinema e didattica.

Nell’attuale panorama italiano, il lavoro svolto dalla Fondazione Ismu svolge un ruolo centrale, mettendo un fenomeno complesso come la multietnicità al centro dell’attenzione e consentendoci di averne un quadro più chiaro, così da capire quali dovranno essere i nostri prossimi passi per favorire l’integrazione e ridurre il conflitto.

 

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